Lo studio a cura del Professor Pasquale Giuseppe Macrì: “Diritti di custodia del minore in caso di violenza sulla madre da parte del partner: ruolo dei medici legali e orientamenti e raccomandazioni per la creazione di linee guida europee per i professionisti del settore”, che potrete trovare in versione integrale al link di seguito, si pone come obiettivo l’individuazione di criteri utili per proteggere i minori coinvolti in processi di separazione o di allontanamento di una delle figure parentali, nei casi in cui sussista violenza domestica.
Come sappiamo, la violenza domestica comprende ogni forma di violenza fisica psicologica, sessuale ed economica che riguarda soggetti che hanno una relazione di coppia, affettiva o parentale. Questo tipo di violenza può essere perpetrata direttamente sia nei confronti delle donne che dei minori coinvolti, rappresentando in questo caso una violenza diretta.
Nella circostanza in cui, invece, la violenza sia perpetrata solo nei confronti della donna, il bambino coinvolto diventa vittima di violenza assistita, che può essere diretta, se ne è testimone oculare in prima persona o indiretta, se invece è a conoscenza della violenza attraverso altri indicatori.
Come saprete, sono Relatrice competente per la Commissione giuridica al Parlamento europeo del progetto di relazione “L’impatto della violenza domestica e i diritti di custodia su donne e bambini”, volto a creare un’azione coordinata tra l’Unione europea e gli Stati membri al fine di sostenere le vittime di violenza domestica, siano esse donne o bambini, e proteggerle durante i casi di custodia e affidamento del minore coinvolto.
Il progetto, tra le altre richieste, prevede un rafforzamento in termini di capacità e di formazione per tutti i funzionari giudiziari, i magistrati, il personale medico e operatori coinvolti, al fine di migliorare la conoscenza delle misure esistenti e comprendere l’impatto del reato e le esigenze delle vittime.
Lo studio del Prof. Giuseppe Macrì integra questo obiettivo della relazione, ponendosi come un primo “compendio” di studio per i professionisti del settore.
Ve ne consiglio vivamente la lettura, un testo snello e ricco che può insegnare a tutti qualcosa.
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Come sappiamo, la violenza domestica comprende ogni forma di violenza fisica psicologica, sessuale ed economica che riguarda soggetti che hanno una relazione di coppia, affettiva o parentale. Questo tipo di violenza può essere perpetrata direttamente sia nei confronti delle donne che dei minori coinvolti, rappresentando in questo caso una violenza diretta.
Nella circostanza in cui, invece, la violenza sia perpetrata solo nei confronti della donna, il bambino coinvolto diventa vittima di violenza assistita, che può essere diretta, se ne è testimone oculare in prima persona o indiretta, se invece è a conoscenza della violenza attraverso altri indicatori.
Come saprete, sono Relatrice competente per la Commissione giuridica al Parlamento europeo del progetto di relazione “L’impatto della violenza domestica e i diritti di custodia su donne e bambini”, volto a creare un’azione coordinata tra l’Unione europea e gli Stati membri al fine di sostenere le vittime di violenza domestica, siano esse donne o bambini, e proteggerle durante i casi di custodia e affidamento del minore coinvolto.
Il progetto, tra le altre richieste, prevede un rafforzamento in termini di capacità e di formazione per tutti i funzionari giudiziari, i magistrati, il personale medico e operatori coinvolti, al fine di migliorare la conoscenza delle misure esistenti e comprendere l’impatto del reato e le esigenze delle vittime.
Lo studio del Prof. Giuseppe Macrì integra questo obiettivo della relazione, ponendosi come un primo “compendio” di studio per i professionisti del settore.
Ve ne consiglio vivamente la lettura, un testo snello e ricco che può insegnare a tutti qualcosa.
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