Necessità di azioni concrete per la tutela delle donne vittime di violenza

Come attestato dall’OMS e dalla commissione parlamentare FEMM, durante i mesi di lockdown forzato a causa della pandemia di COVID-19 si è registrato un esponenziale aumento delle violenze nei confronti delle donne da parte del partner. Gli Stati membri hanno segnalato un aumento fino al 60 % delle chiamate di emergenza da parte delle donne aggredite dal partner nel mese di aprile rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

In questa situazione tutt’ora emergenziale si riscontra più che mai in Europa un deficit quantitativo strutturale di centri antiviolenza e centri rifugio, il cui numero e capacità non sono adeguati alle necessità concrete delle vittime.

Considerato che il programma Diritti e valori 2021-2027 è tuttora oggetto di esame al Consiglio e che non sono apparentemente disponibili bandi aperti per allocare risorse per gestire l’accoglienza delle vittime, può la Commissione precisare:

1. Quali strumenti finanziari sono messi immediatamente a disposizione degli Stati membri per la creazione di nuovi centri e strutture antiviolenza?

2. Quali altre azioni, linee guida o promozione dello scambio di buone pratiche (es. sulle parole in codice o i sistemi di allarme) l’Unione europea intende adottare per supportare concretamente il numero crescente di donne vittima di violenza?

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